Metodo educativo

Il lavoro a porte aperte

Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio.

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PROVERBIO AFRICANO

Lavoro aperto

Una crescita globale a 360 gradi

L’idea di sistema integrato portata avanti dal Polo d’infanzia ha trovato nel “lavoro aperto” una metodologia coerente, che vede il bambino, non solo libero di scegliere nell’ambiente il suo personale spazio d’apprendimento ma, investe il ruolo educativo di un nuovo sguardo, in cui la complessità diviene risorsa per una visione globale che non è più di una sola sezione ma di tutto l’insieme dove “tutti i bambini sono di tutti”.

Aprire le porte e consentire un libero accesso ai bambini nei diversi spazi allestiti e progettati dall’adulto, per noi, vuol dire pensare a luoghi ricchi e dettagliati di proposte adeguate e accessibili alle differenti fasce d’età; abbattere muri e lasciare che il libero accesso al fare e all’osservare divenga il tramite di una formazione che non necessariamente passa per l’azione dell’adulto; rispondere alla ricerca di relazioni, emozioni ed esperienze che è intrinseca in ogni bambino ed è per noi il vero significato di Comunità.

Nel lavoro aperto offriamo ai bambini spazi di libero accesso e di libera permanenza, ciò vuol dire:

Creare un ambiente che favorisce scambio e socialità, divenendo una community of learning dove i bambini si coinvolgono reciprocamente sul piano delle conoscenze, delle abilità e delle capacità, generando nuovi apprendimenti.

Avere un ambiente dove la socialità è sia orizzontale (tra i bambini delle diverse fasce d’età), ma anche verticale tra operatori, coordinatore, educatori, genitori, personale ausiliario e di cucina.

Strutturare un contesto sociale naturale per lo sviluppo, dove il funzionamento e l’apprendimento individuale trovano nel gruppo eterogeneo la possibilità di uno sviluppo prossimo, reso possibile al soggetto meno competente, sostenuto dall’aiuto dell’altro, di fare cose che da solo non riuscirebbe ancora a fare.

L’ambiente aperto racchiude in sé l’assunto montessoriano della scelta. Educa il bambino a prendere una decisione, diventa un tempo-spazio per promuovere l’autonomia e per far sì che il bambino muova i primi passi nell’esercizio della propria libertà. La sua è una scelta collegata alla percezione del bisogno, che fa sì che l’interesse duraturo e stabile, ne condizioni il tempo di permanenza, regolato ma anche responsabilizzato nelle conseguenze che può avere.

Il processo di scelta mette in atto numerosi processi cognitivi come attenzione, memoria, capacità di confrontare alternative entro le quali scegliere e distinguere tra informazioni rilevanti, non permettendo così l’insorgere di un primo senso critico.

Il lavoro aperto permette una crescita globale del bambino a 360 gradi, ma anche degli adulti che insieme a lui lo vivono e lo trasformano creando un sistema di piccola polis fondata sul concetto di continuità e corresponsabilità.